Bastione di Mezzodì
Nel XIV secolo, vengono innalzate le semi-torrette di guardia sul Rio Bondai e sul Rio Schenassi e, vicino alla loggia del Pontile, viene edificato il Bastione.
Esso costituiva il caposaldo di un sistema di difesa comprendente, otre ad altri torrioni lungo le mura, anche due torri litoranee situate una a levante, sulla punta di Capo Cervo detta “Torre del Cavo” o di San Leonardo o di San Antonio – costruita nel 1583 – l’altra a ponente, in regione la Rovere detta “Torre di Santa Maria” o di “Santa Angeletta”.
Tra la fine del XVIII e per tutto il XIX secolo iniziano operazioni di smagliatura nella cortina muraria perimetrale che viene degradata in favore dell’utilizzo abitativo. Non più utile alla sua funzione primigenia, il Bastione viene progressivamente abbandonato e diventa cava spontanea di pietre squadrate ed altro materiale edilizio, utilizzato per gli edifici circostanti.
Con la rivalutazione dei Beni Culturali, il Bastione viene valorizzato come una delle tappe fondamentali per la storia locale e considerato patrimonio da salvaguardare e da utilizzare in funzione culturale e turistica. Nel 2008 il Bastione viene acquistato dal Comune che commissiona i lavori di ristrutturazione, effettuati sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Culturali della Liguria. Gli interventi sono realizzati in piccola parte con fondi del Comune ed in gran parte con contributo regionale-comunitario nell’ambito del progetto di valorizzazione delle risorse naturali e culturali della Liguria. La struttura è attualmente utilizzata per attività ed eventi culturali e musicali, per mostre e convegni e come sala per matrimoni.